La storia
Gli ulivi secolari rappresentano un patrimonio inestimabile per la loro storia, la loro bellezza e il loro contributo all’ecosistema locale. Ad oggi si contano oltre 17 milioni di ulivi sul territorio, per la maggior parte secolari e di questi, al 2015 oltre 4 milioni risultano abbandonati ed ogni anno sono di più. Gli ulivi rappresentano la nostra storia e la nostra cultura mediterranea ed italiana. Un uliveto abbandonato rischia di causare rischio idrogeologico e di incendio.
Tramite la loro manutenzione e valorizzazione sarà possibile promuovere pratiche agricole sostenibili riducendo l’impatto ambientale e contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Il recupero economico delle aree rurali permetterà la rivitalizzazione dei terreni abbandonati, la stimolazione dell’economia locale e la promozione del turismo sostenibile creando così anche nuove opportunità di lavoro.
Come utilizzeremo i fondi raccolti
Grazie ai fondi raccolti sarà possibile:
- Identificare e realizzare una mappatura dettagliata degli ulivi secolari, includendo dati storici e botanici.
- Manutenere gli ulivi grazie a interventi di potatura, irrigazione (quando necessario e se possibile) e trattamento fitosanitario per migliorarne la salute.
- Restaurare i terreni tramite la bonifica e il ripristino dei terreni abbandonati, implementando pratiche agricole sostenibili.
- Coinvolgere ed educare la comunità grazie all’organizzazione di eventi in campo per spiegare tutta la cura, la precisione e l’amore per il territorio dietro a una sola bottiglia di olio.
- Coinvolgere attivamente nei lavori in campo Cooperative sociali locali.
- Contribuire allo sviluppo del turismo sostenibile grazie alla creazione di percorsi turistici e attività didattiche legate agli ulivi.
Un progetto a cura di
Salviamo Gli Ulivi ODV in collaborazione con i professionisti e le cooperative sociali locali, nasce ufficialmente a giugno del 2023, da persone che lavorano in olivicoltura dal 2020 e che sono appassionate di olivi da decenni. L’associazione si occupa principalmente di lavoro di recupero degli ulivi abbandonati, piantagione di ulivi in terreni incolti e organizzazione di eventi sociali, culturali, formativi e ricreativi tra gli ulivi.
Le ricompense